lunedì 11 marzo 2013

Incredibile asservimento dello Stato del Kossovo alle demenziali prerogative del governo turco

(di Vincenzino Ducas Angeli Vaccaro)


Sarebbe un bene che ognuno, in questa parte di universo, considerasse la Storia come maestra di vita e serva della verità. E’ necessario sapere che un popolo senza storia è orfano di padre e di madre, come è necessario ricordare che un popolo servile non ha un futuro di reale progresso e tantomeno potrà garantirlo ai suoi figli. Un popolo fiero delle sue origini e delle sue vicende storiche deve essere rappresentato e governato da uomini fieri e non irrefutabili verso le proprie convinzioni e la propria coscienza. Ieri sera, attraverso alcuni organi di informazione d’Oltre Adriatico, sono venuto a conoscenza di cose davvero “turche”:il governo Turco, ormai amico o “protettore” di quello Kossovaro, cerca di imporre a quest’ultimo la revisione, con tanto di modifica sostanziale, di alcuni contenuti dei Testi Storici riguardanti il periodo dell’occupazione ottomana utilizzati per la pubblica istruzione, maggiormente pre-universitaria. Riflettendo ho pensato, ma tutto ciò non è irrelato alla civiltà, alle buone costumanze e alla dignità di un popolo libero che attualmente è ancora alla ricerca della propria identità etnica e culturale? Qualcuno ha osato dichiarare che fra i due popoli esiste collaborazione ed amicizia; un vero amico non impone all’altro le sue convinzioni di comodo. L’affermazione del governo turco, tramite il suo ambasciatore in Kossovo Songul Ozan, che chiede la modifica dei contenuti, è una chiara offesa rivolta alla Cultura, alla Storia, ai protagonisti delle vicende e agli studiosi .Il Ministro dell’istruzione Kossovara, Buja, si è mostrato propenso a questa risoluzione proferendo, accordandosi ed accorandosi con il diplomatico turco, che tutto ciò sarà un ottimo presupposto per il consolidamento di buoni rapporti fra i due Paesi. Da come scritto sul giornale “Jeta ne Kosove” le parole “violenza e omicidio” saranno sostituite da “occupazione e imprigionamento”, la frase “molti albanesi sono stati uccisi dai turchi” è stata cancellata completamente oppure la frase : “si prendevano duri provvedimenti contro coloro che non erano di religione musulmana“ verrà trasformata in “Tutti i cittadini residenti nelle terre occupate dagli ottomani erano uguali davanti alla legge”. Vi immaginate voi se a giorni lo Stato di Israele e la Germania si mettessero d’accordo per modificare la Storia nei suoi contenuti e magari Santificare Hitler? Come si può addolcire la Storia… alterandola? Forse i turchi vogliono obliare la strage che fecero in maniera disumana in Valcalia presso Ocrida nell’aprile del 1465, dove otto dei migliori ufficiali del Castriota: Moisè Dibra, Musacchio d’Angelina, Biagio Giurizza, Gino Musacchio Giovanni Perlati, Nicola Erisio, Giorgio Cuca e Gino Maneshi furono scuoiati vivi e le loro carni date in pasto ai cani? Si può obliare il genocidio perpetrato per un secolo nei confronti delle popolazioni armene? Dal 1895 fino al 1997 250.000 armeni sono stati trucidati dai turchi. No cari signori, non potete cancellare la Storia, voi potete modificarla sulla carta, ma non sulla pietra del tempo dove imperitura rimarrà scolpita.


Foto di www.nanopress.it

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